R.I.P., (ovvero:Restarsene in prigione)
Non è mica facile starsene così
ascoltando all'imbrunire rumori così vicina da
non sapere cos'è.
Non è mica facile
scrivere una lettera
imbucarla(sapendo che partirà domani)
e star bene pensando che lì dentro c'è
tutta la tua vita mescolata alle speranze rimaste.
Non è mica facile
aspettarsi chissà che da domani
credendo in un giorno importante
e poi prendere coscienza dell'ennesimo giorno vuoto.
Non è mica facile
rincorrere i tempi di questo mondo
restando incessantemente fuori dal mondo.
Non è facile niente
non si sopportano a lungo le contraddizioni.
Le contraddizioni logorano
lo fa con i sentimenti
lo fa con gli affetti
lo fa con la percezione della vita.
Lo fa
lo fa
e
fa male
fa tanto male restarsene così.
Non è mica facile.
MI FA RIENTRARE!
Rientro in gabbia e
mi preparo un caffè(leggero)
aspetto che esca (il caffè)
il fornello è a palla
a tutto gas.
Ho quasi l'ansia di rientrare
non voglio sentire chiacchiere
non voglio parlare
non voglio guardare
è che non voglio.
Ho salutato qualcuno e uno
non lasciando trasparire i miei pensieri
quelli più crudi
(o forse sì)
falsa politica
politica falsa ...
Poi ho pensato
ho pensato alle solite figure di merda
(io le ritengo tali).
Ci penso ancora
ci penso sorseggiando il caffè
ci penso aspirando la sigaretta
ci penso e mi dico:
- Sai che c'è
c'è che può bastare ...
C'E' ANCORA DA FARE
Continuo a girare
a vuoto nel vuoto.
Ho sempre i piedi freddi.
Certo che sono sconsigliabili le infradito a fine ottobre
ma continuo a girare
illudendomi come sempre sul giorno che verrà.
Tante
troppe menzogne fanno da cornice a
queste vecchie abitudini.
C'è un altro giro per l'ora d'aria
c'è gente che esce
gente che rientra
c'è sempre qualcuno che
cerca d'inventarsi qualcosa
restando seppellito quì.
Giro a vuoto nel vuoto
giro da solo
(come sempre).
Mastico amaro e penso
a tutto il bene
a tutto il male
che c'è ancora da fare...
MIO PADRE
Prima di perdere la ragione
mio Padre
diceva:
-Sono tutti zozzoni
tutte zozzone.
Lo ripeteva sempre
oltre a dire:
-Io sbaglio sempre
io non ho fatto mai niente.
Non c'era niente da fare
per lui erano tutti zozzoni
tutte zozzone.
Lui voleva tornarsene al suo paese
ma non c'è mai tornato.
Ora cerco d'immaginarmelo
me lo vedo
è lì
seduto da qualche parte( amo immaginarlo in giardino)
nella casa di cura
è lì
e continua a ripetersi e
a ripetere:
- Sono tutti zozzoni
tutte zozzone.
Vorrei tanto sedermi accanto a lui
e dirgli:
- Papà perdonami
hai ragione
sono tutti zozzoni
tutte zozzone
domenica 9 dicembre 2012
RIUSCIRO'
Ho da finire una lettera
ma non ho la fantasia per
farlo.
Continuo a fumare
guardandomi intorno
il tempo è quello che è
è il tempo che di certo non
mi stravolgerà la giornata.
Cerco di recuparare qualche
dettaglio esistenziale
ma
certi giorni diventa
faticoso riordinare il tutto.
Ieri sera ho pensato
all'amore
l'ho fatto in modo leggero
sentendo tutto il peso
dell'assenza
poi mi sono addormentato
senza sotterfugi
e poi mi sono anche
svegliato
come sempre.
Mi resta ancora da finire una
lettera
(la tua)
ma non so come.
Un'altra sigaretta e un
pensiero:
-Riuscirò un giorno a
distruggere l'inferno
precipitando
nelle viscere del paradiso?
ARRIVA L'AUTUNNO, ARRIVA
16,7 gradi e
questa mattina non trovo una
frequenza decente
non c'è una sola stazione
con musica classica
canzonette
e qualcosa di decente che
nel mio stato diventa
indecente.
Chiacchiere
(non voglio andare da
nessuna pare
no).
Am
il vuoto
Fm
calcio-preghiere
ricchi e poveri
poveri e ricchi
canzonette e le solite
pugnette
giornale radio?
Nooo
m'avvio su e giù
uno-due-tre-quattro volte.
17,6 gradi
mentre un gruppo di
colombi si lavano nella
putrida pozzanghera.
Scrivete che ci
diver-ti-amo.
Caffè
e poi
uno-due-trequattro
sempre su e giù
e penso per un attimo:
io che non vivo più di
un'ora senza te
io che non voglio vivere più
di un'ora insieme
a te.
TARDE
Ho ascoltato
parole che non mi dicevano
niente
trascinandomi su passi che
non mi portavano da nessuna
parte.
Sono tornato in questo
silenzio impossibile
sconosciuto.
So che il vento d'autunno
porterà via qualche foglia
tu lasciale stare
è il suo tempo
è il nostro tempo.
Credo sia ormai inutile
quest'estenuante non senso.
Siamo stanchi
stanchi di tutti questi
desideri di polvere
stanchi come
uccelli senza ali
stanchi
senza più niene da dire ...
Tutto è alle spalle
in questo presente ingiusto.
Il vento d'autunno
porterà via qualche foglia
qualche ricordo
tu lascia stare
è il suo tempo
è il nostro tempo
che sta per finire.
E' BELLA ...
Il mattino
smuove un turbine di
sensazioni impossibili
cos'è tutto quest'affanno di
vita?
Qui non c'è vita.
Bisogna restare così
bisogna essere uomini sempre
nonostante tutto.
Lo so
so che questa vita non da
scampo
so che non ammette debolezze
so che non è semplice abituarsi
alle contraddizioni
ma questa è la vita che ci
lasciano vivere
e noi non possiamo farci
trovare impreparati
rimpiangere il passato
equivale a
non vivere.
I sentimenti non danno
scampo
tanto vale dominarli
evitarli.
Una parola
una carezza
un bacio
non possono addolcire questa
realtà
tanto vale rinunciarci
tanto vale non farsi male.
Vale tanto restare se stessi
vale tanto un atto di
coerenza
vale solo questo
solo questo è quel che vale.
KILLING LIFE
Qualche volta
solo qualche volta
riesco ad interrompere
la dimensione unica dei
giorni.
Ma è solo un'illusione
piacevole
innagevolle-illusione ...
Ma mi ritrovo anche a
pensare
rendendomi conto
dell'immortalità di
questo tempo.
Ma oggi aspetto
oggi mi lascio ingannare da
questa gradevole speranza
non resisto
non m'importa
anche se
continuo irrimediabilmente a
sprecare la mia vita.
TODO y NADA
Un ritmo flamenco mi ricorda
la manchega
mai visto fianchi muoversi
così
si sapeva muovere
si muoveva bene
anche se i se
ora non servono.
E' stato uno sconfinamento
di vita
non poteva durare
e intanto il ritmo prosegue
prosegue sui ricordi che non
hanno più rimpianti.
Controcorrente ad ogni costo
controcorrente nonostante
tutto.
Ho balbettato una vita
normale
credendo di nascondermi
dalla mia vita
mentre la manchega
m'intratteneva con il suo ballo
ogni notte
ma fuori
restava appesa la mia vita.
Ho giocato sempre con giochi
più grandi di me
ho gicoato sempre con giochi
pericolosi
mentre tutto il resto era
così grande che
non c'era spazio per un
piccolo cuore.
Quando si fugge non sempre
si vince
quando si resta non sempre
si perde
siamo noi
solo noi
in ogni caso.
Il ritmo è alle battute
finali su questo tempo
infinito.
COME S'INCAZZANO LE IENE?
Sai che c'è
c'è che tutto questo è
inaccessibile
inesplicabile.
Non c'è niente
nulla che possa delineare
quest'esperienza.
Non c'è nulla da dire
nulla da capire
nulla più di tutto quello
stradetto finora.
E allora?
Allora vorrei che per un
giorno
uno solo
senza esagerare
senza farvi male
voi
tu
loro
qualcuno
uno
si svegaliasse
con
tutti i pensieri
tutte le speranze
tutte le delusioni di chi
ogni mattino
si sveglia quì
per farvi capire perchè
si diventa così ...
Sai che c'è
che per me può bastare così
perchè
in tutta questa fottuta
incertezza
voglio almeno una certezza
una sola
una che
mi lasci solo
solo con i miei guai.
IL PESO DELLA PAZZIA
Non ho mai guardato così
tanto il cielo
come mi succede in questo
maledetto carcere.
Lo sguardo lo puoi liberare
distogliere
solo guardando il cielo
e così
ci si ritrova a guardare un
cazzo di cielo
insignificante
grigio
mentre i piccioni a terra
divorano pane raffermo
anche tra di loro c'è
qualche prepotente che
non lascia mangiare gli
altri
c'è sempre qualche stronzo
sotto il cielo
e nient'altro sopra di esso.
Guardo il cielo
oggi è uno schifo
riesco a sopravvivere
ci riesco solo grazie alla
mia lucida pazzia.
I boia non mollano
ogni giorno si danno il
cambio
mentre io resisto
c'è sempre qualche stronzo
sotto il cielo
9 e 22
ed io resisto già da un po'
sotto questo cielo schifoso
in questo mondo di merda
in questa vita invivibile
resisto
grazie alla mia onesta e
lucida
pazzia.
RAYMOND CARVER (a frutto)
Raymond dice che
dovrei mettere a frutto le
cose che mi
circondano.
Ci provo
con una visuale diversa
ma ci provo.
Questo freddo di novembre
con i termosifoni che
restano speni
per esempio.
L'asiugamano intorno al
collo dopo la doccia
per evitare la cervicale
(prevenire è meglio che
curare).
La sigaretta accesa
(fosse una canna fumerei di
meno)
e i piedi freddi nelle
pantofole ormai cosnumate
(ma le ho riparate).
La radio con il sottofondo
Rock che va
come sempre
la libertà che ho in testa
la donna che non si sbatte
da nessuna parte
è lì
immobile sul calendario
mi da le spalle mostrandomi
il lato b
(e che B).
Raymond io c'ho messo dentro
tutto
(dentro anch'io)
quest'è il frutto.
PEGGIO DI QUESTO, C'E' SOLO
LA GUERRA
Forse mi sbaglio
come sempre
(così dicono).
Forse mi sbaglio
(finendo per crederci)
tutti lo facciamo.
Tutti
meno noi.
Io non credo di sbagliarmi
il mio modo di vedere le
cose è
condizionato da questa
fottutissima vita
(l'amore non basta?).
Sarà così?
E' strano
Ma io ho bisogno di qualcosa
la mancanza di fisicità in
amore mi logora
irrimediabilmente
non voglio perdere anche
quel po di passione
intellettiva
quella sorta di complicità
di lucida follia
no
non voglio - non posso
mi sarebbe difficile vivermi
senz'essere
s-pregiudicato ...
Già vivermi
è così complicato farlo quì.
Sarà che mi sbaglio
finirò per crederci (per un
po)
sarà così
come sempre succede
(l'amore non basta?)
ma questo
tutto questo
a me appare solo una gran
storia
di merda.
Sarà che mi sbaglio
(come sempre - finendo per
crederci).
Per un po
(prima di ripartire)
come sempre.
domenica 4 novembre 2012
VENERDI'
Il venerdì pomeriggio inizio ad essere
insofferente.
Mi lascio andare ad un elastico disordine
mentale.
Dovrei tagliare la barba
ma non me ne curo.Tecnicamente trasandato ma
con cura.
Mi preparo ...
Pacatamente m'incazzo interiormente
ma resta una speranza
una con scarsa fiducia
è un inganno su cui sperare fiducioso.
Domani sarà la solita tarantella
domani
ma intanto c'è oggi
c'è lei
ci sono loro
ci sono un po tutti e
sempre io.
Il venerdì è così
ma io non mi adatto
finirò per diventare un disadattato ...
Ormai da voi mi aspetto di tutto
perfino la verità.
IL MATTINO DEL VENTUNO
Ore 8 e 01
alta pressione(così dicono)
16.1 gradi (così è).
Ci siamo
mi sento come ogni mattina
(è quello che credo)
Casseranno- approveranno?
(qualcosa faranno)
c'è ancora un po di tempo.
Se avessi
se non avessi
sarei da qualche parte con i soliti se
ma con i miei se.
Contro il muro!
Il plotone è pronto
ma io non sono Dostoevskij.
Ero un giovanotto
e ora?
Ora me ne sto così
con aria dissennata
sigaretta-caffè
e intanto sfoglio un po di pagine
mie-tue-vostre-loro
sentirsi soli e stare bene così.
Le persone fanno cose strane in certi giorni
ma alla fine saremo tutti ingoiati
e non avremo più tempo ne
per compiacerci
ne per dispiacerci della nostra vita
tutto ai posteri
a loro la verità.
Il cuore vuole sogni già sognati
ma restano incubi sconosciuti.
Ora chiudo
chiudo tutto.
C'è sempre qualcuno che ha qualcosa da fare
e lo fa
miserabilmente - felicemente
lo fa
punto.
LA MORENA
Dovrei scriverti
ma ho freddo.
Vorrei scriverti
ma questo tempo è così inutile che
non ha bisogno di tracce.
Ogni settimana
per un giorno
mi consumo in silenzio.
Lo faccio per dimenticare
lo faccio per uccidere ogni residuo d'amore
e ci sto bene
tanto bene che
al mattino ho freddo.
SUCCEDE
Chi l'avrebbe mai detto
chi l'avrebbe mai immaginato che
sarei riuscito a fregarmene dell'inferno
buttando le braccia al collo
ad un altro inferno.
Succede
succede anche questo
succede per il semplice fatto di
voler dimenticare.
Ci si guarda allo specchio e
si riesce a fare a meno d'ogni sentimento
si adocchia il futuro e
ci si accorge di stare bene anche così.
Chi l'avrebbe mai detto
chi l'avrebbe mai immaginato
ora posso dirlo
ora posso vederlo
e
non ho bisogno più di niente
niente che mi ricordi il passato.
Ora potrei anche morire
morire fregandomene di quest'inferno
morire si
morire abbracciato al mio Demone.
NATICHE
Tutto normale.
Ho capito forse che
non bisogna lambiccarsi il cervello per dire come ----
stanno le cose.
Oggi ho visto un bel culo ma
non mi è venuta nessuna fantasia.
Starò diventando vecchio?
No
non credo
è che sono cose già viste
già fatte
già provate.
Sto diventando esigente
sto diventando intransigente
inclemente
non mi lascio più strapazzare ...
Sorseggio l'ottavo caffè
accendo la dodicesima sigaretta
sono le 10 e 20 di un mattino tiepido.
Si ho visto un bel culo
potete starne certi
ma per il resto niente
niente che abbia smosso sensi e fantasia
era un bel culo che
fa quello che fa ogni culo
WEEK- END
Quella porta resterà chiusa per
due giorni.
Sarà un negarsi costante
mentre la mente sogghignerà alla vita.
Giorni maniacali.
Giorni vittime di questo spazio
di questo tempo.
Promesse
bilose
pacate
irritanti
gradevoli
e poi passi
passi su passi che
solo il corpo avverte.
La mente cerca qualcosa
un sogno
un'emozione
tutto e niente.
Qui c'è sempre qualcosa da ricreare
bisogna farlo
per non fare il callo sul cervello.
Per fortuna che ho
la notte.
NON CAMBIO UNA PAROLA
Sono al terzo caffè e
questo tempo è da sogno
uno di quei sogni senza speranza.
Un altro sorso
l'ultimo
un'altra sigaretta.
M'illudo sul tempo che verrà
cercando una risposta a ventre aperto da una lama e
a quel silenzio arrendevole.
Lo sciamano non dice la verità
l'intrippato non dice la verità
so che anche tu non dici la verità.
Non regalate poesie d'amore
non lo fate
non serve più - credetemi.
Torno allo specchio e riscopro una cicatrice
gli occhi sono quelli di chi ha poco
perciò
non ho paura di perdere niente.
C'è
c'è qualcosa nell'aria
qualcosa d'inquietante
eppure l'ho tenuta tra le mie braccia
si è fatta così piccola
tanto piccola che aveva la voce dell'innocenza ----
appena smarrita.
Tutto questo m'angoscia
e poi
questo strano silenzio.
IL GIORNALE
Tante idee tutt'insieme sono troppe ...
sfoglio il giornale
sempre con accurato disinteresse
solite cose
soliti problemi.
Oggi a quanto leggo
dovrei evitare discussioni sul lavoro
(ma io non lavoro)
questo dicono gli astri.
Un giorno lessi:
non vi fermerà nessuno.
Quel giorno fui arrestato.
Lascio perdere
gli oroscopi sono una gran stronzata.
Velocemente e con interesse
arrivo alla penultima pagina
quella dei necrologi
molto più interessante di tutto il resto.
Guardo le facce
quasi tutte le foto sono a colori
quando qualche faccia m'interessa
leggo con attenzione
penso a quella che è stata la loro vita
a com'è stata
sarà stata felice?
e poi mi chiedo:
chissà come scriveva l'astrologo il giorno che hanno tirato le cuoia.
Mi è venuta fame
è un po che non mangio
ho bisogno di una botta di vita.
I AM AWARE
Hai ragione
le stronzate sono brave tutte a scriverle.
Ma anche a non scriverle.
Forse è per questo che chi non scrive
sarà brava a fare altro.
Poi
ai posteri
la comoda sentenza.
Hai ragione
hai la tua ragione
hai la tua opinione.
Hai
forse ciò che io non ho.
Ho
forse ciò che tu non hai.
Qualcosa abbiamo.
Abbiamo qualcosa che
non va.
NIENTE E' PIU' COME VORREI CHE FOSSE
Strappo un pensiero meraviglioso
cercando d'immaginare un tuo risveglio
ma poi
mi accorgo di una realtà più profonda delle ----
mie certezze
e così lascio perdere l'ultimo ricordo
niente è più come immaginavo
niente è più come vorrei che fosse.
La spazzatura è già fuori dal cancello
mentre in sottofondo ascolto i rumori dell'ennesima ----
perquisizione.
Il programma del mattino è cambiato
ma l'orizzonte è sempre quello
è così silenzioso lì fuori che mi chiedo se c'è vita
c'è
c'è
ma è così distante che mi è impossibile percepirla.
Il suono delle campane si confonde con il ----
vociare assurdo del corridoio.
Aprono - chiudono
chiudono e riaprono
è così ogni mattino
ogni giorno
mi chiedo quanti cancelli si staranno aprendo ora.
Vorrei che per un giorno
uno solo
tutto il mondo si svegliasse così
con il rumore di questi cancelli
per un giorno
uno.
Riuscite ad immaginarlo?
CHE TE LO SCRIVO A FARE
Distorco la frequenza ad
ogni giro.
Due ore e mezza dopo penso:
-Lascia perdere quel ragazzo.
La musica è del 71
io avevo quattro anni e non ricordo niente.
Un altro giro
ma è la solita corsa
senza meta
senza misura.
Continuo a girare
Evitando il superfluo.
C'è la possibilità che mi senta bene
che mi senta meglio
(mentre mi gratto il collo)
neanch'io so come mi sento
resto sull'unica frequenza accettabile
che continua a distorcere ad
ogni giro di Boa.
Sono in ritardo.
Mi faccio una promessa
accettabile - compatibile
l'unica possibile(forse).
Troppa cenere.
Un sole digitale
spacca le nuvole alle mie spalle.
I vetri fanno schifo
ma io non me ne curo
(so solo che fanno schifo).
Non mi curo di niente
neanche di quello che scrivo
(solo di quello che penso)
che te lo scrivo a fare.
Vomito i pensieri sulle
pareti.
Ho i piedi freddi.
Crolli l'inferno senza paura.
Ehi !
persone mutate!
è quì che
mi trovate.
Il venerdì pomeriggio inizio ad essere
insofferente.
Mi lascio andare ad un elastico disordine
mentale.
Dovrei tagliare la barba
ma non me ne curo.Tecnicamente trasandato ma
con cura.
Mi preparo ...
Pacatamente m'incazzo interiormente
ma resta una speranza
una con scarsa fiducia
è un inganno su cui sperare fiducioso.
Domani sarà la solita tarantella
domani
ma intanto c'è oggi
c'è lei
ci sono loro
ci sono un po tutti e
sempre io.
Il venerdì è così
ma io non mi adatto
finirò per diventare un disadattato ...
Ormai da voi mi aspetto di tutto
perfino la verità.
IL MATTINO DEL VENTUNO
Ore 8 e 01
alta pressione(così dicono)
16.1 gradi (così è).
Ci siamo
mi sento come ogni mattina
(è quello che credo)
Casseranno- approveranno?
(qualcosa faranno)
c'è ancora un po di tempo.
Se avessi
se non avessi
sarei da qualche parte con i soliti se
ma con i miei se.
Contro il muro!
Il plotone è pronto
ma io non sono Dostoevskij.
Ero un giovanotto
e ora?
Ora me ne sto così
con aria dissennata
sigaretta-caffè
e intanto sfoglio un po di pagine
mie-tue-vostre-loro
sentirsi soli e stare bene così.
Le persone fanno cose strane in certi giorni
ma alla fine saremo tutti ingoiati
e non avremo più tempo ne
per compiacerci
ne per dispiacerci della nostra vita
tutto ai posteri
a loro la verità.
Il cuore vuole sogni già sognati
ma restano incubi sconosciuti.
Ora chiudo
chiudo tutto.
C'è sempre qualcuno che ha qualcosa da fare
e lo fa
miserabilmente - felicemente
lo fa
punto.
LA MORENA
Dovrei scriverti
ma ho freddo.
Vorrei scriverti
ma questo tempo è così inutile che
non ha bisogno di tracce.
Ogni settimana
per un giorno
mi consumo in silenzio.
Lo faccio per dimenticare
lo faccio per uccidere ogni residuo d'amore
e ci sto bene
tanto bene che
al mattino ho freddo.
SUCCEDE
Chi l'avrebbe mai detto
chi l'avrebbe mai immaginato che
sarei riuscito a fregarmene dell'inferno
buttando le braccia al collo
ad un altro inferno.
Succede
succede anche questo
succede per il semplice fatto di
voler dimenticare.
Ci si guarda allo specchio e
si riesce a fare a meno d'ogni sentimento
si adocchia il futuro e
ci si accorge di stare bene anche così.
Chi l'avrebbe mai detto
chi l'avrebbe mai immaginato
ora posso dirlo
ora posso vederlo
e
non ho bisogno più di niente
niente che mi ricordi il passato.
Ora potrei anche morire
morire fregandomene di quest'inferno
morire si
morire abbracciato al mio Demone.
NATICHE
Tutto normale.
Ho capito forse che
non bisogna lambiccarsi il cervello per dire come ----
stanno le cose.
Oggi ho visto un bel culo ma
non mi è venuta nessuna fantasia.
Starò diventando vecchio?
No
non credo
è che sono cose già viste
già fatte
già provate.
Sto diventando esigente
sto diventando intransigente
inclemente
non mi lascio più strapazzare ...
Sorseggio l'ottavo caffè
accendo la dodicesima sigaretta
sono le 10 e 20 di un mattino tiepido.
Si ho visto un bel culo
potete starne certi
ma per il resto niente
niente che abbia smosso sensi e fantasia
era un bel culo che
fa quello che fa ogni culo
WEEK- END
Quella porta resterà chiusa per
due giorni.
Sarà un negarsi costante
mentre la mente sogghignerà alla vita.
Giorni maniacali.
Giorni vittime di questo spazio
di questo tempo.
Promesse
bilose
pacate
irritanti
gradevoli
e poi passi
passi su passi che
solo il corpo avverte.
La mente cerca qualcosa
un sogno
un'emozione
tutto e niente.
Qui c'è sempre qualcosa da ricreare
bisogna farlo
per non fare il callo sul cervello.
Per fortuna che ho
la notte.
NON CAMBIO UNA PAROLA
Sono al terzo caffè e
questo tempo è da sogno
uno di quei sogni senza speranza.
Un altro sorso
l'ultimo
un'altra sigaretta.
M'illudo sul tempo che verrà
cercando una risposta a ventre aperto da una lama e
a quel silenzio arrendevole.
Lo sciamano non dice la verità
l'intrippato non dice la verità
so che anche tu non dici la verità.
Non regalate poesie d'amore
non lo fate
non serve più - credetemi.
Torno allo specchio e riscopro una cicatrice
gli occhi sono quelli di chi ha poco
perciò
non ho paura di perdere niente.
C'è
c'è qualcosa nell'aria
qualcosa d'inquietante
eppure l'ho tenuta tra le mie braccia
si è fatta così piccola
tanto piccola che aveva la voce dell'innocenza ----
appena smarrita.
Tutto questo m'angoscia
e poi
questo strano silenzio.
IL GIORNALE
Tante idee tutt'insieme sono troppe ...
sfoglio il giornale
sempre con accurato disinteresse
solite cose
soliti problemi.
Oggi a quanto leggo
dovrei evitare discussioni sul lavoro
(ma io non lavoro)
questo dicono gli astri.
Un giorno lessi:
non vi fermerà nessuno.
Quel giorno fui arrestato.
Lascio perdere
gli oroscopi sono una gran stronzata.
Velocemente e con interesse
arrivo alla penultima pagina
quella dei necrologi
molto più interessante di tutto il resto.
Guardo le facce
quasi tutte le foto sono a colori
quando qualche faccia m'interessa
leggo con attenzione
penso a quella che è stata la loro vita
a com'è stata
sarà stata felice?
e poi mi chiedo:
chissà come scriveva l'astrologo il giorno che hanno tirato le cuoia.
Mi è venuta fame
è un po che non mangio
ho bisogno di una botta di vita.
I AM AWARE
Hai ragione
le stronzate sono brave tutte a scriverle.
Ma anche a non scriverle.
Forse è per questo che chi non scrive
sarà brava a fare altro.
Poi
ai posteri
la comoda sentenza.
Hai ragione
hai la tua ragione
hai la tua opinione.
Hai
forse ciò che io non ho.
Ho
forse ciò che tu non hai.
Qualcosa abbiamo.
Abbiamo qualcosa che
non va.
NIENTE E' PIU' COME VORREI CHE FOSSE
Strappo un pensiero meraviglioso
cercando d'immaginare un tuo risveglio
ma poi
mi accorgo di una realtà più profonda delle ----
mie certezze
e così lascio perdere l'ultimo ricordo
niente è più come immaginavo
niente è più come vorrei che fosse.
La spazzatura è già fuori dal cancello
mentre in sottofondo ascolto i rumori dell'ennesima ----
perquisizione.
Il programma del mattino è cambiato
ma l'orizzonte è sempre quello
è così silenzioso lì fuori che mi chiedo se c'è vita
c'è
c'è
ma è così distante che mi è impossibile percepirla.
Il suono delle campane si confonde con il ----
vociare assurdo del corridoio.
Aprono - chiudono
chiudono e riaprono
è così ogni mattino
ogni giorno
mi chiedo quanti cancelli si staranno aprendo ora.
Vorrei che per un giorno
uno solo
tutto il mondo si svegliasse così
con il rumore di questi cancelli
per un giorno
uno.
Riuscite ad immaginarlo?
CHE TE LO SCRIVO A FARE
Distorco la frequenza ad
ogni giro.
Due ore e mezza dopo penso:
-Lascia perdere quel ragazzo.
La musica è del 71
io avevo quattro anni e non ricordo niente.
Un altro giro
ma è la solita corsa
senza meta
senza misura.
Continuo a girare
Evitando il superfluo.
C'è la possibilità che mi senta bene
che mi senta meglio
(mentre mi gratto il collo)
neanch'io so come mi sento
resto sull'unica frequenza accettabile
che continua a distorcere ad
ogni giro di Boa.
Sono in ritardo.
Mi faccio una promessa
accettabile - compatibile
l'unica possibile(forse).
Troppa cenere.
Un sole digitale
spacca le nuvole alle mie spalle.
I vetri fanno schifo
ma io non me ne curo
(so solo che fanno schifo).
Non mi curo di niente
neanche di quello che scrivo
(solo di quello che penso)
che te lo scrivo a fare.
Vomito i pensieri sulle
pareti.
Ho i piedi freddi.
Crolli l'inferno senza paura.
Ehi !
persone mutate!
è quì che
mi trovate.
sabato 20 ottobre 2012
UN FOGLIO BIANCO
Ad ogni punto e finale
Io non ci sono più
Mi ritrovo su un foglio
bianco.
Qualcuno apprezza le mie
poesie
Qualcun altro ci trova
quello che vuole sentire
Molti ignorano tutti il
resto.
Io non ho nessun merito –
credetemi
Se i miei pensieri fossero
capiti
Se qualcuno s’accorgesse
della mia cruda realtà
Voi l’accettereste?
Non credo.
Sopporto il peso del tempo
E qualche volta sorrido.
QUANDO NON HO NIENTE DA FARE
Sono riuscito a buttar giù
anche questo giorno
Ho cercato di fare a meno di
tutte le stronzate a ----
Cui c’eravamo abituati.
Qui
Quando qualcosa ti ricorda
qualcosa
È quasi sempre qualcosa di
sconveniente
Così giro la foto del
vecchio calendario.
Ho ancora il tempo di
muovermi
Avrò più o meno un’ora di
libertà intellettiva.
Da qui non vedo niente di
quel che vorrei vedere
E quel che vedo non lo
vorrei vedere.
Guardo aprile
E le sue autoreggenti rosa
Ho sempre avuto un debole
per le autoreggenti
Aprile le indossa in modo
originale.
Oggi la fortuna avrebbe
dovuto battere un colpo
È scritto così
Ma quel che scrivo io
Quel che penso
Non è scritto e letto da
nessuno.
Oggi ho ricevuto una
cartolina
Un amico mi chiede che fine
ho fatto
Mi aspettava per agosto
E si
Non sono stato di parola
-Palla al centro.
Oggi pomeriggio sono stato
svegliato dalle stelle
La quarta stella mi ha
buttato giù dal letto.
Oggi è andata così …
E tu?
Chissà dove sarai …
È ora di finirla
È ora di prepararsi
È ora.
Cerco sull’ultima pagina
Cerco e scopro
Un sorriso d’assassino
In paradiso.
ALL RIGHT
(Ma questo giorno è una
palla)
Sulla musica di Lou Reed
Accenno qualche passo di
danza
(goffamente)
E penso:
tutti morti e
neanche un segno
neanche quello assicurato.
Convinzioni che
Non ci tolgono nessun
dubbio.
Noi
Noi quelli che
Pensiamo che
Ma alla fine
Ci sbagliamo.
Vola basso
Vola alto
L’importante è
Fare il proprio semplice e
Sporco gioco
Fai ciò che ti riesce meglio
e
Lascia stare tutto il resto.
Mi muovo e
Penso:
tutti morti
moriamo tutti.
QUEST’E’
Una “poesia”non scritta.
E’ un pensiero in un giorno
dove non ho
Voglia di niente.
Niente che non sia alienarsi
da
Ogni ricordo.
Volete che io abbia fiducia
Ma voi mi porgete discredito
e
Silenzio.
Iniquo silenzio.
Questa è una “poesia” che
Non avrei dovuto scrivere.
Mi basta questa solitudine
silenziosa
Muta.
Volete che io abbia fiducia?
Io approvo solo la mia
fiducia.
Non ve ne voglio
Colpe non ne ho
Non ne do.
Non ve ne voglio
Tanto da
Non ripartire neanche questo
con voi.
Il male sommato al
Male
A cos’è uguale(?).
LA STAGIONE DELLE IENE
Mi lascio alle spalle una
notte adulterata
Cammino un po’
Cercando di alleggerire la
memoria.
Cerco di riscattare un sogno
E poi tutti
Tutti quelli di questa notte
Ma si rifiutano.
C’è solo un ricordo
Tragicamente celato
Uno che non mi ha mai
abbandonato
Uno lungo tutta una vita.
E’ l’ultimo sole di una
figura che non ricordo.
Una coincidenza
E poi dopo un’imprecazione.
Lo riscoprii così
Alla luce di un dio e di
tutti i suoi figli.
Ma io restai indifferente
Restai in cinica attesa.
Era tutto normale
Era così naturale
Era così
Ero io
Io
Nella metamorfosi
imperturbabile di questa vita.
QUANDO NON HO VOGLIA DI …
Il problema è che
Vi penso.
Vi penso anche se tutto è
Cambiato.
Lo so
Il giusto
Il naturale è
Difficile da sopportare
quando ci fa male.
Il cuore di ognuno è
Dove ha casa …
Ma io non so più dove ho il
cuore.
Ho questo corpo
Ma non so che farmene.
Ho una coscienza nuova
Una che mi aiuta a
sopportare e
Sopportarmi .
Due mesi non bastano a una
vita
Una vita non basta a due
mesi.
CURRICULUM
Bisogna camminare senza
Spostarsi più di tanto (ma
camminare tanto).
Bisogna alzarsi in piena
notte
Accendere una sigaretta e
Guardandosi allo specchio
dire :
-Vaffanculo a tutto e tutti.
Bisogna sopportare giornate
insopportabili.
Bisogna aspettare la
consegna della posta e
Capire che non c’è posta.
Bisogna prepararsi per il
colloquio
Aspettare l’ultima ora e
Accorgersi che non verrà
nessuno.
Bisogna imparare a parlare
da soli.
Bisogna aspettare il giorno
della telefonata
E poi non trovare nessuno.
Bisogna rileggersi qualche
vecchia lettera per
Capire e riscoprire
qualcosa.
Bisogna svegliarsi al
mattino(presto)
Sperare che la giornata sia
accettabile
Arrivare a sera e scoprire
l’ennesima giornata di merda.
Bisogna aspettare che ti
aprono
Sapendo che poi ti
richiudono.
Bisogna fare tutto questo e
più
Molto di più
Tanto di più
Per capire com’è che va la
vita qui.
Bisogna vivere così per poi
sentirsi dire :
-Ma sei proprio cattivo.
OGGI, ORA
C’eri o non c’eri
Era sempre come se non ci
fossi
(ci sei?)
Eri e sei
Incessantemente disorientata
dentro i fatti tuoi
Fatti che
M’appartengono come un
rimprovero inestinguibile.
E’questo quello che credo
Quello che sento.
Forse si
Forse no
Ma resta solo questo
Quest’intelligibile e
inesplicabile presagio.
E’ inutile chiedersi
-
Perché?
è così.
Oggi
Ora
Di quel che è stato
Quel che è
E sarà
Non so che farmene.
CENTRO
Molti pensano
Che io sia
Anomalo
Anormale
Atipico
a.
Io penso
Molte altre cose di
Tutti quelli che
Pensano di me.
Sicuramente tutti noi
Non ci sbagliamo.
LA MORENA
Dovrei scriverti
Ma ho freddo.
Vorrei scriverti
Ma questo tempo è così
inutile che
Non ha bisogno di tracce.
Ogni settimana
Per un giorno
Mi consumo in silenzio.
Lo faccio per dimenticare
Lo faccio per uccidere ogni
residuo d’amore
E ci sto bene
Tanto bene che
Al mattino ho freddo.
CACHITO DE MIERDA
Apro il portoncino blindato
e
Vedo un volto conosciuto
So che ho di fronte uno
stronzo( lo riconosco)
Ma non ricordo il nome
(non sono mai stato bravo
coi nomi)
Lui mi saluta e mi faccio
dire il nome
È lui
Lo stronzo.
Balbetta e mi spiega i suoi
problemi
Tra me mi dico:
-
Tò
anche gli stronzi ora sparano.
Poi capisco che ha sparato
su qualcosa di inanimato
Tanto per fare qualcosa
Tanto per fare la solita
stronzata.
Quando uscirà di sicuro
camminerà col petto di fuori.
Sono questi gli stronzi che
amo bastonare.
Chiudo il discorso e lo
saluto
Lo stronzo se ne va.
RICORDI SULL’UNGHIA
Dovrei tagliare le unghie
delle mani
Quelle dei piedi quando le
tagliavo
Le mangiavano i gatti di
nascosto
Quando tu suonavi il
mandolino.
Quel divano è marcito sotto
l’acqua
D’estate
Resistono solo quella specie
di ripiani comprati ----
In un fai da te.
Non sono mai stato bravo col
fai da te
Non ho mai avuto un hobby.
Penso
E credo di aver lasciato
tutto e niente.
Chissà perché quando piove
mi ricordo di ----
Tante cose
Chissà …
Dovrei tagliare le unghie
delle mani.
LA SOLITA CANZONE
E’ da tempo che aspettavo
questo
Momento.
E’questo il momento che
aspettavo?
Mi siedo …
Alla radio trasmettono
musica per spezzarsi il cuore
(sorrido)
Io l’ho detto (l’ho scritto)
Non ascolto più canzoni
d’amore.
Solite storie – solita solfa
L’amore fa male …
Tutto va male …
Basta tornare alla realtà
(quando ci si riesce)
E ci si accorge che la vita
La sua stramaledetta e cruda
verità
È più importante (dopo
tutto)
Di tutti i lamenti
Di tutti i pasti saltati
Di tutte le notti insonni.
Dopo tutto
La realtà è un’altra
La vita è
Anche da morire da qualche
parte
Senza saperlo
Senza volerlo.
Basta questo
Questo basta per capire
Che tutto il resto non è poi
Così essenziale.
Iscriviti a:
Post (Atom)