UN FOGLIO BIANCO
Ad ogni punto e finale
Io non ci sono più
Mi ritrovo su un foglio
bianco.
Qualcuno apprezza le mie
poesie
Qualcun altro ci trova
quello che vuole sentire
Molti ignorano tutti il
resto.
Io non ho nessun merito –
credetemi
Se i miei pensieri fossero
capiti
Se qualcuno s’accorgesse
della mia cruda realtà
Voi l’accettereste?
Non credo.
Sopporto il peso del tempo
E qualche volta sorrido.
QUANDO NON HO NIENTE DA FARE
Sono riuscito a buttar giù
anche questo giorno
Ho cercato di fare a meno di
tutte le stronzate a ----
Cui c’eravamo abituati.
Qui
Quando qualcosa ti ricorda
qualcosa
È quasi sempre qualcosa di
sconveniente
Così giro la foto del
vecchio calendario.
Ho ancora il tempo di
muovermi
Avrò più o meno un’ora di
libertà intellettiva.
Da qui non vedo niente di
quel che vorrei vedere
E quel che vedo non lo
vorrei vedere.
Guardo aprile
E le sue autoreggenti rosa
Ho sempre avuto un debole
per le autoreggenti
Aprile le indossa in modo
originale.
Oggi la fortuna avrebbe
dovuto battere un colpo
È scritto così
Ma quel che scrivo io
Quel che penso
Non è scritto e letto da
nessuno.
Oggi ho ricevuto una
cartolina
Un amico mi chiede che fine
ho fatto
Mi aspettava per agosto
E si
Non sono stato di parola
-Palla al centro.
Oggi pomeriggio sono stato
svegliato dalle stelle
La quarta stella mi ha
buttato giù dal letto.
Oggi è andata così …
E tu?
Chissà dove sarai …
È ora di finirla
È ora di prepararsi
È ora.
Cerco sull’ultima pagina
Cerco e scopro
Un sorriso d’assassino
In paradiso.
ALL RIGHT
(Ma questo giorno è una
palla)
Sulla musica di Lou Reed
Accenno qualche passo di
danza
(goffamente)
E penso:
tutti morti e
neanche un segno
neanche quello assicurato.
Convinzioni che
Non ci tolgono nessun
dubbio.
Noi
Noi quelli che
Pensiamo che
Ma alla fine
Ci sbagliamo.
Vola basso
Vola alto
L’importante è
Fare il proprio semplice e
Sporco gioco
Fai ciò che ti riesce meglio
e
Lascia stare tutto il resto.
Mi muovo e
Penso:
tutti morti
moriamo tutti.
QUEST’E’
Una “poesia”non scritta.
E’ un pensiero in un giorno
dove non ho
Voglia di niente.
Niente che non sia alienarsi
da
Ogni ricordo.
Volete che io abbia fiducia
Ma voi mi porgete discredito
e
Silenzio.
Iniquo silenzio.
Questa è una “poesia” che
Non avrei dovuto scrivere.
Mi basta questa solitudine
silenziosa
Muta.
Volete che io abbia fiducia?
Io approvo solo la mia
fiducia.
Non ve ne voglio
Colpe non ne ho
Non ne do.
Non ve ne voglio
Tanto da
Non ripartire neanche questo
con voi.
Il male sommato al
Male
A cos’è uguale(?).
LA STAGIONE DELLE IENE
Mi lascio alle spalle una
notte adulterata
Cammino un po’
Cercando di alleggerire la
memoria.
Cerco di riscattare un sogno
E poi tutti
Tutti quelli di questa notte
Ma si rifiutano.
C’è solo un ricordo
Tragicamente celato
Uno che non mi ha mai
abbandonato
Uno lungo tutta una vita.
E’ l’ultimo sole di una
figura che non ricordo.
Una coincidenza
E poi dopo un’imprecazione.
Lo riscoprii così
Alla luce di un dio e di
tutti i suoi figli.
Ma io restai indifferente
Restai in cinica attesa.
Era tutto normale
Era così naturale
Era così
Ero io
Io
Nella metamorfosi
imperturbabile di questa vita.
QUANDO NON HO VOGLIA DI …
Il problema è che
Vi penso.
Vi penso anche se tutto è
Cambiato.
Lo so
Il giusto
Il naturale è
Difficile da sopportare
quando ci fa male.
Il cuore di ognuno è
Dove ha casa …
Ma io non so più dove ho il
cuore.
Ho questo corpo
Ma non so che farmene.
Ho una coscienza nuova
Una che mi aiuta a
sopportare e
Sopportarmi .
Due mesi non bastano a una
vita
Una vita non basta a due
mesi.
CURRICULUM
Bisogna camminare senza
Spostarsi più di tanto (ma
camminare tanto).
Bisogna alzarsi in piena
notte
Accendere una sigaretta e
Guardandosi allo specchio
dire :
-Vaffanculo a tutto e tutti.
Bisogna sopportare giornate
insopportabili.
Bisogna aspettare la
consegna della posta e
Capire che non c’è posta.
Bisogna prepararsi per il
colloquio
Aspettare l’ultima ora e
Accorgersi che non verrà
nessuno.
Bisogna imparare a parlare
da soli.
Bisogna aspettare il giorno
della telefonata
E poi non trovare nessuno.
Bisogna rileggersi qualche
vecchia lettera per
Capire e riscoprire
qualcosa.
Bisogna svegliarsi al
mattino(presto)
Sperare che la giornata sia
accettabile
Arrivare a sera e scoprire
l’ennesima giornata di merda.
Bisogna aspettare che ti
aprono
Sapendo che poi ti
richiudono.
Bisogna fare tutto questo e
più
Molto di più
Tanto di più
Per capire com’è che va la
vita qui.
Bisogna vivere così per poi
sentirsi dire :
-Ma sei proprio cattivo.
OGGI, ORA
C’eri o non c’eri
Era sempre come se non ci
fossi
(ci sei?)
Eri e sei
Incessantemente disorientata
dentro i fatti tuoi
Fatti che
M’appartengono come un
rimprovero inestinguibile.
E’questo quello che credo
Quello che sento.
Forse si
Forse no
Ma resta solo questo
Quest’intelligibile e
inesplicabile presagio.
E’ inutile chiedersi
-
Perché?
è così.
Oggi
Ora
Di quel che è stato
Quel che è
E sarà
Non so che farmene.
CENTRO
Molti pensano
Che io sia
Anomalo
Anormale
Atipico
a.
Io penso
Molte altre cose di
Tutti quelli che
Pensano di me.
Sicuramente tutti noi
Non ci sbagliamo.
LA MORENA
Dovrei scriverti
Ma ho freddo.
Vorrei scriverti
Ma questo tempo è così
inutile che
Non ha bisogno di tracce.
Ogni settimana
Per un giorno
Mi consumo in silenzio.
Lo faccio per dimenticare
Lo faccio per uccidere ogni
residuo d’amore
E ci sto bene
Tanto bene che
Al mattino ho freddo.
CACHITO DE MIERDA
Apro il portoncino blindato
e
Vedo un volto conosciuto
So che ho di fronte uno
stronzo( lo riconosco)
Ma non ricordo il nome
(non sono mai stato bravo
coi nomi)
Lui mi saluta e mi faccio
dire il nome
È lui
Lo stronzo.
Balbetta e mi spiega i suoi
problemi
Tra me mi dico:
-
Tò
anche gli stronzi ora sparano.
Poi capisco che ha sparato
su qualcosa di inanimato
Tanto per fare qualcosa
Tanto per fare la solita
stronzata.
Quando uscirà di sicuro
camminerà col petto di fuori.
Sono questi gli stronzi che
amo bastonare.
Chiudo il discorso e lo
saluto
Lo stronzo se ne va.
RICORDI SULL’UNGHIA
Dovrei tagliare le unghie
delle mani
Quelle dei piedi quando le
tagliavo
Le mangiavano i gatti di
nascosto
Quando tu suonavi il
mandolino.
Quel divano è marcito sotto
l’acqua
D’estate
Resistono solo quella specie
di ripiani comprati ----
In un fai da te.
Non sono mai stato bravo col
fai da te
Non ho mai avuto un hobby.
Penso
E credo di aver lasciato
tutto e niente.
Chissà perché quando piove
mi ricordo di ----
Tante cose
Chissà …
Dovrei tagliare le unghie
delle mani.
LA SOLITA CANZONE
E’ da tempo che aspettavo
questo
Momento.
E’questo il momento che
aspettavo?
Mi siedo …
Alla radio trasmettono
musica per spezzarsi il cuore
(sorrido)
Io l’ho detto (l’ho scritto)
Non ascolto più canzoni
d’amore.
Solite storie – solita solfa
L’amore fa male …
Tutto va male …
Basta tornare alla realtà
(quando ci si riesce)
E ci si accorge che la vita
La sua stramaledetta e cruda
verità
È più importante (dopo
tutto)
Di tutti i lamenti
Di tutti i pasti saltati
Di tutte le notti insonni.
Dopo tutto
La realtà è un’altra
La vita è
Anche da morire da qualche
parte
Senza saperlo
Senza volerlo.
Basta questo
Questo basta per capire
Che tutto il resto non è poi
Così essenziale.
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