sabato 26 gennaio 2013

ANCHE SE I TEMPI CAMBIANO, IO RESTO LO STESSO
Questa mattina è stata come tutte le altre.
Un'incognita carica di aspettative.
Il sole c'era
(come sempre)
ma io non lo vedevo.
I miei passi(come sempre)
sono stati una commedia che
facevano da sottofondo a questa mia vita ...
Ho sorriso poi
dopo
tanto dopo
o forse meno.
Il tempo quì è
quel che è ...
Ho letto una lettera
(ad aprirla ci ha pensato qualcun altro).
Ho fantasticato
immaginando.
Ho guardato attraverso le sbarre
attraverso la rete
al di là dei tetti sopra le mura
senza arrivare da nessuna parte
neanche coi ricordi.
Ho preso uno spicchio di sole in una vasca di cemento.
Ho fumato e parlato (poco) senza voglia.
Sono tornato dove non vorrei tornare
anche se a volte è l'unico posto dove riesco a 
                            stare.
Ho atteso l'ora della telefonata
ho atteso che qualcuno facesse il numero.
Ho parlato
l'ho fatto cercando di dire qualcosa d'importante
alla fine è caduta la linea(succede)
e non credo d'aver detto
quello che desideravo.
Sono tornato dove non vorrei tornare
dove non dovrei e 
non dovremmo stare.
Tutte le cose che speravo s'avverassero
non si sono avverate.
Non s'avvereranno neanche domani
non s'avvereranno forse per un po
chi lo sa
forse mai ...

FA FREDDO, E TU NON TROVI NIENTE PER SCALDARMI
Ci si ritrova anche così
senza sapere che fare
che dire
sempre così.
La radio è accesa
erano giorni che non l'ascoltavo
l'ho sintonizzata sull'unica frequenza decente
(come sempre - sempre quella).
Io sono quì
senza opzioni
quì su questo foglio
rendendo memoria a questo misero mattino
che il tempo - il mio tempo
richiamerà in vita tante di quelle volte
così tante
da renderlo eterno.
Avrei voluto scriverti qualcosa (a te)
qualcosa che provocasse il tuo interesse
ma le mie pene
sono ruvide
testarde(incazzate-orgogliose)
sono solo nelle mie pene
e poi oggi come oggi
(così come ieri come ieri)
chi scrive più lettere
chi legge più
neanche tu
tu che sei tanto affezionata al passato.
Il passato è passato
il passato sono io.

NULLA MI E'TORMENTO, TRANNE ...
All'imbrunire a volte
quando vorrei essere dove mai sarò
mi stanco di tutto
anche degli oroscopi a cui non credo più.
Così torno a scrivere
cercando un luogo dove le parole non arrivano.
Ma i ricordi ormai non sanno più liberarsi della
                                 consuetudine.
E'inutile lottare col passato
lottare poi perchè
per conservare qualche ricordo?
Ricordo che consideriamo un tradimento da dimenticare
(altri hanno già tradito, dimenticando).
Dimenticare sì
dimenticare tutto
maledettamente tutto
si può?
Eppure si dimentica
tutti dimentichiamo
è la vita che lo esige.
A poco a poco si dimentica
a volte è necessario
a volte può essere doloroso
ma 
poco a poco si dimentica
a volte si dimentica non volendo
ma la vita è così ...
Ci si può ritrovare soli
soli e dimenticati
dimenticati da tutto e tutti
tranne che dal buon Dio
e Dio non esiste.

POETA CHE NON SEI ALTRO
Io sono un poeta senza precedenti
(eccetto quelli penali)
sono speciale
intelligente
ironico
a volte cinico e irriverente
ma sicuramente
uno dei migliori poeti in questo fottutissimo posto
tutti dovrebbero leggere le mie poesie.
In effetti la poesia non sarebbe così magnifica
                        senza di me.
Purtroppo
niente di tutto ciò
è vero.
Ma è così che io mi sento quando scrivo poesie.

COME AMAMMO ...
Ci si riscopre
e senza incertezze
ci si ri-conosce.
Abbiamo ritrovato la trama
di un peccato inappagato.
E'iniziato così
il mio viaggio in solitudine.
E'iniziato
quì
dove tutto inevitabilmente si consuma.
E' iniziato
quì
timidamente e discretamente
quì
dove tutto finisce.
Abituarsi alla solitudine
farsela amica
e nonostante tutto
amarla come amammo l'amore.

E' SERA
E' sera
ed è meglio così.
C'è chi mi chiede
come faccio.
Ed io mi chiedo
- Che cazzo di domanda è.
A me restano poche cose
poche cose ancora
forse meno di quel che credo
e so di non poterle amare
pur amandole disperatamente.
E' sera
ed io sorrido.


1 commento:

  1. Ciao Emidio, se la commozione è indice di bellezza le tue poesie sono davvero bellissime. Eravamo già entrati qua senza lasciare traccia.
    Un caro saluto, resisti,
    Orlando e Laura.

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