sabato 26 gennaio 2013

SURPRISE
Due schegge in tasca
senza più niente da dare.
Parole
ordinarie parole che
si riproducono quotidianamente.
Purtroppo
i miei passi sono solo un inganno alla 
                       mia vita.
Credo che tutto questo sia un paradosso.
- Fin quando potrò sopportarlo ...?
Ci sono giorni in cui
riesco a ritrovare un punto
uno da dove
posso riscoprire le figure del mondo
non tutte
(non mi è concesso)
solo qualcuna ...
E' così che oggi riscopro
un mare di tulipani gialli
sotto un cielo
privo di sensi.

OGNI VOLTA
Due segni impossibili
due risvegli plausibili.
Il mondo non è finito
era solo un segno in due atti...
Gli Dei sono stati ignobili con me
mi hanno regalato l'inferno
facendomi credere d'essere alle porte del paradiso
mi lasciano sempre sulla soglia
(ogni volta)
e poi
niente e di più niente
(ogni volta)
continuo a vivere sì
continuo
cercando di non morire
(ogni volta).
Continuo a scrivere
(ogni giorno)
chiedendomi perchè?
A chi e a che servono questi versi?
Pagine e pagine
inutili
ricordi e desideri di una vita d'inferno
esorcizzati tra sinonimi e contrari.
Sono qui e penso ...
Aprile:
vita-amore e morte
restituiti per "interi"
alla fine di tutto.
Alla fine di tutto
tutti
ancora e ancora
in un infinito
finito per ognuno.
Dovrei smettere
smettere di scrivere
dovrei farlo così come ho cominciato
dovrei chiudere
come chiudo questi versi senza
senso
(ogni volta).

SOFFRITTO...
Ho iniziato una lettera
l'ho fatto con impegno
l'ho iniziata ma
l'ho fatto inutilmente ...
E lì
per essere strappata
(come tante).
Ho iniziato a cucinare
(è ora)
tre cipolle tagliate finemente
due cucchiai d'olio
duecento grammi di macinato bovino
un po di pepe
un po
due bicchieri di vino bianco della casa
circondariale.
Inizio a soffrigere le cipolle
e poi il tutto
e poi per ultimo aggiungo il vino.
La realtà è questa ormai
io
sono nato per soffrigere.
So-fritto.

BRAVO RAGAZZO?
Certo
sono un bravo ragazzo ...
Lavo le mie mutande
pulisco per bene il bagno
lavo la stanza
metto fuori la spazzatura
lavo e pulisco
cucino
metto il caffè nel barattolo appena finisce
cambio il rotolo di carta igienica
mi preoccupo della spesa
piego le maglie
risistemo le cose
appendo i pantaloni
rifaccio il letto
ogni mattina
stendo i panni
mi do da fare
anche se non so stirare
nè cucire.
Bravi ragazzi come me
servono a qualcosa
ma 
io non cerco certo una sposa
in questa vita difficile.

COME ME, COME NOI
Ho cercato di non pensare
ma poi
inevitabilmente l'ho fatto
pensando che
domani sarà oggi
e
oggi sarà domani
indistintamente
inequivocabilmente
così
senza rimedio ...
e poi ancora.
Sembra quasi impossibile che
per uno come me
uno a cui il tempo sembrava
non bastare mai
ora 
oggi
e anche domani
dovrà pur far qualcosa di tutto questo tempo ...
A chi
e
a che
servirà tutto questo ...
Uno tra tanti 
tra tanti uno.
Alla fine ( per quelli come me)
tutto si paga
tutto
anche quello a cui si è
sopravvissuti
alla fine (per quelli come noi)
tutto ha
il suo fottuto
fottutissimo 
prezzo.

CHIUSO PER DEMOLIZIONE
Ormai è certo
tutto è andato come ognuno ha pensato e 
                  nessuno ha creduto.
Non trovate più niente
dimenticando tutto.
Io invece
ricordo cose
che non vale più la pena ricordare
e ho dimenticato altre
che era necessario non dimenticare.
I sentimenti si adattano?
Starà così ...
Io ora
cerco di semplificare tutto
lo faccio per non complicare niente
tant' è
che è meglio dimenticare.
Si è consumato un tempo
l'hanno demolito
io l'ho solo sciupato con fiducia
illudendomi come sempre ...
Resta poco tempo
(dannato e condannato)
poi sarà tempo di dimenticare
dimenticare tutto
tutto quello che
non ha più senso ricordare.

IL PENTOLAIO
Riesumo un po di ricordi
(vecchi ricordi)
ma è passato tanto di quel tempo che
ho bisogno di ricostruire anche i miei delitti ...
Ho avuto una donna(tanto tempo fa)
l'ho amato così tanto
tanto così che
sono finito nel letto di un'altra 
prima ancora di lasciarla.
Ho amato anche l'altra
l'ho amata così esageratamente che
esagerando
finivo sempre nel letto di un'altra.
Che inferno
un vero inferno credetemi(da non credere)
Allora
in quel tempo
in qualsiasi letto mi trovassi
i miei risvegli erano quelli di una canaglia
e
solo dopo aver smaltito tutto o quasi
mi facevo una promessa
guardando un po di bottiglie vuote e 
il solito piatto ormai freddo da pulire.
Quella promessa era sempre la stessa
la stessa promessa che
come sempre
non avrei mantenuto.
Che inferno
sembrava che ogni notte fosse l'ultima
l'ultima notte prima di morire.
Ma ho amato
ho amato così tanto
tanto che
alla fine
sono morto.
E' passato tanto di quel tempo che
ora dormo solo
dormo male
dormo poco.
Ma non ho più bisogno di promesse.
La mia vita resta un'inferno
un vero inferno credetemi.
Da non credere
il demone sono io?
Io ho avuto un po di pentole tra le mani
pentole sì
ma senza coperchio.

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