lunedì 29 luglio 2013

LE VECCHIE CARCERI ,HANNO I NOMI DI SANTI
Da qui non vedo più niente
ho di fronte l'edificio della chiesa
e un orto devastato
abbandonato
ci sono anche due arnie
una verde e l'altra gialla
in quella gialla
le api hanno fatto l'unica cosa sensata
sono andate via.
Quì i cancelli della sezione restano aperti
ma io me ne sto chiuso-accostato
sopravvivo al mattino
il mattino va giù come niente
il resto è indigeribile
chissà come passa il tempo degli altri
certo è
che immaginare la vita da quì
più che impossibile
è inutile.
Me ne torno alla finestra ...
ci sono figli che si vergognano dei padri
e padri che non si vergognano di niente
neanche dei figli che li odiano
invece io sono stato un figlio inesemplare
un padre improponibile
e un uomo nel complesso esageratamente scandaloso
per molte e per qualcuna
un puttaniere.
Chissà poi perchè poi tra donne
quando smadonnano una rivale
hanno sempre di fronte una puttanaccia ...
Vado via dalla finestra
continuando a fumare.
In amore gli scritti volano
e gli amplessi restano (chi lo sa) ...
La tv propone moda femminile
abbigliamento improponibile
io non ne capisco
non ne voglio capire
non ho mai desiderato una donna per come vestiva
anzi
per me il bello veniva quando si spogliava.
Va Va
il mattino se ne va
ed io ho scritto abbastanza per oggi.
Cosa c'è di peggio di un anno di carcere?
Due-tre-quattro-cinque-sei-sette-otto-nove
dieci-venti-trent'anni 
e poi?
L'ergastolo
e ancora il rogo
e poi duemila anni di sadica e oscena cristianità.
Rifiuto ogni ricordo
ogni fantasia
mi masturbo con la realtà
che uomo ....

I FIORI DI MIA FIGLIA
Ci sono 20 gradi
e un sole che non vedo.
Ci sono tanti pensieri
e tu
con tutta la vita che mi sono perso.
Ci sono un po di poesie chissà dove
e sempre tu
che credi che io non abbia niente da perdere.
Perdere te credi non sia stato niente?
Tutto quello che io dico
ora non ha valore
il mio dolore
le mie lacrime
non hanno avuto testimoni.
Se solo sapessi ascoltarmi
forse t'accorgeresti che non sono quello che pensi.
Certo
non sono quello che vorresti che fossi
ma se solo m'ascoltassi
non ti vergogneresti così tanto di me.
Sai quanti giorni come questo ho vissuto?
Giorni che non hanno nome
giorni come la distanza che ci siamo dati
giorni che ho scelto per non ferirti
giorni che mi hanno portato a questo giorno.
Quanti giorni ti ho pensato
non mi credi?
Chissà quanti giorni l'hai fatto tu
io ti credo
ma non ce ne siamo accorti.

NON PORTATEMI IN CHIESA
Questa mattina
proprio questa mattina
mi sono svegliato sottraendomi ad ogni immaginazione
facendo a meno anche della speranza.
Me ne sono rimasto a letto
ho acceso una sigaretta
poi
leggendo il libro di Carver
ho trovato queste parole di Milosz:
<<Vincere?Perdere?
Per che fare, se il mondo ci dimenticherà comunque?>>
E infine ho pensato
ho pensato al giorno che non mi sveglierò più.
Da giovane non avevo di questi pensieri
da giovane non avevo tempo.
Ma ora?
Ora non è più così.
La mia vita è quella che è.
E non finirà certo con l'amore.
Ho perso tanto
troppo
e il mondo mi dimenticherà comunque.
Già fatto.
Il paradiso non esiste
e la sensibilità è una facoltà ormai
                       agonizzante.

ED IO DOVEVO DIRTELO
Non è rimasto niente di quel mondo tenero
dannatamente tenero
e fastidioso
incredibile 
fatale.
Solo piccoli ricordi
e noi due
noi due non ancora danneggiati dal futuro.
Io rimpiango tutto quello che non ci siamo fatti
tutto quello che vorrei farti ora
anche se oggi
cerco di dimenticarti,
Tu non sai quante volte ho cercato di rinunciare a te
ma poi non ci riesco
nonostante tutto questo
non ci riesco 
ancora no.
Mi basta che tu mi dica qualcosa
che tu mi regali un dettaglio
ed io torno a credere in te riesco a credere anche nella vita
pur non vivendo affatto.
Tutto questo lo devo a te
capisci.
Ed io dovevo dirtelo.

ECCOMI QUA
                          <<In fondo, si tratta di escogitare un modo
                                 per vivere decentemente in un mondo indecente.>>
                                                               Don Winslow

Eccomi qua
in un pomeriggio insignificante
eccomi ad aspettare niente 
seduto sulla branda a scrivere
guardando questo giorno che la fa finita.
Oggi mi sono svegliato che già conoscevo il finale
non mi preoccupo più neanche d'immaginare i pensieri
                                dei miei cari
oh cari!
Vano tentativo...
Domani
c'è sempre un domani
un domani che va avanti da un po di tempo
settimane-mesi-anni
aspettando che tutto finisca un giorno
(vai a sapere come finisce ...)
sperando di trovare chissà cosa il giorno dopo
ma non trovi più niente
non riconosci più nessuno
niente di tutto quello che per anni avevi pensato
e ripensato
t'accorgi solo che la vita è più puttana che mai.
Eccomi qua
sarà meglio vivere un giorno alla volta
un giorno alla volta mi viene meglio.

QUELLO CHE FACEVO ...
Il mio amico non lo vedo più da anni
eppure viviamo la stessa vita.
Ogni tanto ci penso
lui farà lo stesso
almeno credo.
Penso anche a quando mi chiese d'incontrare due donne.
Una di loro aveva dei problemi
io a quei tempi 
quello facevo
risolvevo problemi ...
Una era di forme generose
l'altra era magra
beveva
pippava
ed era anche stata in galera.
Dopo un po di tempo 
risolsi il problema
poco tempo dopo.
Mi misi con una delle due
era brava in tutto
tanto brava
che mi ha distrutto.

                                       
UN’ALTRA PRESA PER IL CULO COSMICA
Anche qui ci sono prese per il culo cosmiche
forse sono più atroci (forse)…..
Io le conosco bene.
Gli uomini e le donne si mollano
anche qui
volutamente- distrattamente – irrimediabilmente
abbandonano le persone che amano nelle carceri
li abbandonano in celle vuote
che vengono riempite di carne
di ossa
e disperazione.
Si lasciano
li lasciano
con le loro terapie per non impazzire
ma già sono pazzi ormai (toccati senza rimedio)
anche quando chiedono:
“C’è posta , c’è?, c’è posta”
capisci la follia di questa fogna
basta guardare i loro occhi dopo l’ennesimo no
e scopri occhi profondi come ciotole vuote
facce che nessun incontro di pugilato ridurrebbe peggio.
Ma nonostante tutto
continuano a parlare d’amore
innamorandosi disperatamente di tutto
parlando d’amore con insensata serietà
e ci credono
e ci si riconoscono
pur non conoscendo più l’amore
e così disegnano cuori e rose rossissime
come il sangue che non hanno più…..
Ci sono puttanieri cronici che diventano pii
e troie irrecuperabili che risultano madonne
è così che ci si prende per il culo ogni momento
ogni giorno – ogni anno – ogni sempre
e poi ci si molla
e tutto diventa disperazione – abbandono
e mentre c’è sempre qualcuno che chiede della posta
e qualche stronzo che ti rende i francobolli irrecuperabili
scrivendoci sopra con la penna
e la gente paga le tasse
milioni per tenere la gente qui dentro
ad aspettare la posta
ad aspettare l’amore
ad aspettare tutto
anche quello per cui non si dovrebbe aspettare
mentre le guardie aprono e chiudono
gli avvocati promettono e aspettano
gli infermieri capiscono e s’esauriscono
gli educatori inseriscono ed escludono
i direttori rassicurano e avviliscono
i preti benedicono celle e cancelli da maledire
i volontari farebbero volentieri a meno di tutto questo strazio
e intanto i piccioni non ci capiscono niente
e mangiano di tutto
anche i wrustel di pollo per i gatti
e tutto va da pazzi
mentre tutti aspettano
e l’amore è finito
quando è già finito tutto
da un pezzo……..
THE TWO TOUGHEST
Ci sono poeti che m’annoiano
(molti)
mi sforzo di capirli
ma niente
una forma d’avversione
me li fa buttare nel pacco dei panni da mandare
fuori.
Staranno lì
in qualche cartone
insieme ad altri poeti niente male
tutti insieme imballati
su nella mansarda
in attesa che io un giorno li sistemi in 
una libreria
(un giorno…)
sono lì che aspettavo
con le loro pagine mute
chiuse.
Loro due invece
Bukowski e Carver
restano qui con me
anche questa sera 
insieme a me
a soffocare la notte…
QUEL CHE DEVE ESSERE SIA
Anche oggi
ho fatto a meno della tua voce
ormai so che deve andare così.
Forse andrà sempre peggio
anche se 
continuo a chiedermi
 come fanno a sopravvivere gli altri.
Io non conosco mezze misure
eppure
non vivo che una mezza vita
che non è vita.
Mi ha vinto
mi sono lasciato vincere
ma non mi sento sconfitto.
E’ che ora le mie emozioni
i miei desideri
hanno tempi diversi 
sconosciuti
e non si incontrano più con niente e con nessuno.
Vorrei tanto dare a quest’esistenza
la venerabile vivacità della morte.
Anche oggi mi illudo sul domani
desiderando
che anche quest’ultimo inganno
si consumasse.
IO ASPETTO LA PRIMAVERA
Mi fermo su un foglio
l’ultimo fra tanti
ed è l’unica soddisfazione che ho…
Io non so niente di tutto questo
eppure
ora sono solo tutto questo.
Questa mattina me ne sono fregato di tutto
dei miei anni
di quelli che verranno
di tutto il male che sono disposto a sopportare
e di tutto quello che non posso fare…
Ho immaginato il sangue di un uomo
ho immaginato il suo sgomento
e non ho esitato a biasimare i suoi occhi.
Da dove viene tutto questo veleno.
Volete un mondo a vostra immagine
ma non immaginate cosa nasconde il silenzio
eppure
questo è il vostro mondo
quest’è quello che volete
quest’è tutto quello in cui credete.
Io aspetto la primavera
forse la primavera mi affrancherà da tutto l’amore che ho smarrito
e come sempre
mi lascerà soddisfazioni abusate
superate
ma io continuo a fare miracoli
crudeli prodigi che dissanguano in silenzio.
Vediamo
vediamo dove dobbiamo arrivare…