martedì 17 settembre 2013

TEMPI DURI
Il giorno è finito
inizio così
inizio dalla fine.
Tutto quello che sta fuori di qui mi distrugge
ed io non ho più il coraggio di inventarmi un'altra vita.
Vorrei tante di quelle cose
ma sono così poche quelle che ho
(quando dico poche forse esagero)
che non riesco più a stare dietro a tutto questo niente.
Fuori di quì c'è sempre qualcuno che fa quello che dovresti 
                                           fare tu
mentre quì dentro qualche uomo di talento non può fare
                                         assolutamente niente.
Alla fine è questa la verità
tutto è il contrario di tutto
ci sono epiloghi così tristi
che neanche provo ad immaginarli
e poi tutto questo disinteresse che mi sono procurato ...
Io devo iniziare dalla fine
mentre intanto qualcuno seduto da qualche parte
se la ride di tutto
senza troppa fantasia.
Lascio stare  le cose complicate
faccio quello che posso
quello che so.
Inizio dalla fine
dalla fine di tutto
anche di questa
poesia.

UNA POESIA DA NIENTE
E' un po di tempo che non scrivo niente
sarà l'esasperazione di tutto quest'infattibile
                              sentimento
e questa forse è una poesia da niente ...
Di te
e anche di te
di te anche
non c'è per noi poi tanto da fare
da continuare
l'ho detto
è un po di tempo che non scrivo niente.
Ho la serata già organizzata ...
Mi svuoterò la testa
e poi avrò mille idee senza speranza.
Ho un po di lettere a cui rispondere
ma le lascio in sospeso
ho tempo
tanto
ma poca fantasia
invece a voi il tempo non basta mai
in quanto alla fantasia
ne avete ancora meno di me.
Mi chiedono poesie d'amore
mi chiedono poesie
me le chiedono per donne che non conosco
a questo può ridursi la poesia?
Un uomo senza poesia lo riconosci subito.
A me non resta che ringraziare i miei dei
si i miei dei
perchè un solo Dio non ce l'avrebbe mai fatto a
                        sopportare tutto questo.
Lo so
è un po di tempo che non scrivo niente
e poi scrivo poesie come questa
forse una poesia da niente ...

CINQUE MINUTI ALLE OTTO
Al mattino aspetto ...
Sul tavolo un giornale
un foglio
un libro di poesie
un pacchetto di sigarette
un accendino
un posacenere
una tazza di latte
delle fette biscottate
e un po di disordine...
Faccio colazione.
Il letto è rifatto
cinque minuti alle otto
non ho più tempo per fare molto
ma per tutto il resto
ho tanto di quel tempo ...
Accendo una sigaretta e penso:
-Mia figlia fà un po come gli pare
ha l'età per farlo
sua madre si lamenta
l'ha sempre fatto
invece il mio "amore" sta in silenzio
io parlo da solo
non posso fare altro
e intanto il mondo si sveglia
ed io resterò qui anche oggi
alla ricerca della verità inappellabile
ma tutto mi sfugge
inevitabilmente.

STASERA
Stasera m'accompagna Brahms
me ne sto disteso sulla branda
lo faccio ormai da un po di tempo
da un po di anni.
Quando mi riesce scrivo poesie
non è facile però
non lo è per niente in quest'impresentabile rigore
i miei pensieri non sempre s'adattano
non si lasciano addomesticare
sono fatalmente allappati ai miei desideri.
Gli anni passano
senza poi tanto
passano
ed io mi sento tremendamente in ritardo su tutto questo
                                          tempo.
Provo a rendere accettabile la mia vita
non sempre ne sono capace
quasi mai ad essere sincero.
L'amore manca
manca l'amore
anche quello più leggero
eppure ti propongono di tutto
ma ti negano ogni cosa.
I miei desideri risultano indecenti
esageratamente indecenti
ancor più di quanto lo sia diventato io.
A questo punto
sono dannatamente devastato da tutta questa
                             civiltà.
Un corpo che respira e poco
altro.



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